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Posted by on Mar 28, 2015 in Alimentazione, Dieta | 1 comment

Una nuova dieta per la fertilità

dieta-fertilitaSecondo una teoria condivisa da gran parte degli scienziati, in presenza di risorse limitate gli animali sono costretti a scegliere una sola tra due alternative: vita lunga o vita… prolifica. In sostanza, si pensa che e siano in fondo incompatibili tra loro: non è un caso, forse, che le specie più “attive” sul primo versante siano generalmente quelle con l’aspettativa di vita più bassa. Sopravvivenza dell’individuo o della specie, insomma: bisogna scegliere. O no?

Una recente ricerca di un team australiano, pubblicata sulla prestigiosa rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), parrebbe aver portato nuovi elementi sul tavolo, mettendo in discussione il tutto e mostrando sotto una luce nuova il ruolo che l’ ha nella questione e quindi di fatto riaprendo il dibattito sull’importanza della per la . Secondo quanto emerge dai risultati dello studio – condotto da un’équipe del Centro Charles Perkins dell’Università di Sydney coordinata dalla Dott.ssa Samantha Solon-Biet – abitudini alimentari differenti portano a sviluppare maggiormente una o l’altra delle alternative di cui sopra, ed è pure possibile, modificando la propria , passare da una all’altra nel corso della vita. Detto in parole povere, è tutta una questione di equilibrio tra i diversi macronutrienti: uno stile alimentare ricco di proteine e povero di carboidrati migliora le capacità riproduttive, mentre lo stile opposto (alto apporto di carboidrati e basso contenuto proteico) favorisce la longevità.

I ricercatori australiani sono arrivati a queste conclusioni, rilevanti nella messa a punto di un’efficace dieta per la fertilità, dopo una fase di sperimentazione condotta in laboratorio su 858 topi, alimentati per 15 mesi con 25 diverse diete; detto per inciso, si tratta della più grande ricerca mai effettuata sui mammiferi riguardo il rapporto tra macronutrienti e fecondità. Al termine del periodo sperimentale, l’analisi delle funzioni vitali dei topolini (sia maschi che femmine) ha rivelato appunto una correlazione tra alimentazione, durata di vita e capacità riproduttiva. Gli individui che erano stati sottoposti a regime iperproteico con pochi carboidrati hanno evidenziato una migliore predisposizione alla fecondità e alla riproduzione, mentre in quelli alimentati ad alto tasso di carboidrati e poche proteine si è, per così dire, alzata l’asticella dell’aspettativa di vita. L’aspetto ancor più importante è però quello a cui accennavamo prima: cambiare dieta si può, per cui è possibile passare da uno stato all’altro in diverse fasi della vita.

Una lieta notizia, si augurano gli autori dello studio, per le che hanno difficoltà a procreare: prima di rivolgersi a soluzioni invasive come la fecondazione assistita, perché non tentare la strategia dei macronutrienti e “affidarsi” ad una dieta per la fertilità di tipo proteico? Secondo Solon-Biet, la giusta gestione del proprio stile alimentare potrà aiutare a non dover più scegliere tra longevità e fecondità, potendo invece concentrarsi su ciascuno di questi obiettivi in diversi momenti dell’esistenza.

1 Comment

  1. Ottimi consigli… da mettere in pratica!

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