PRP HT: La nuova tecnica contro l’alopecia
Caduta eccessiva di capelli e diradamento possono trasformarsi, sia per gli uomini che per le donne, in un malessere tale da condizionare fortemente i rapporti con gli altri e la stima in sé stessi.
Per fortuna, la ricerca medica in campo tricologico è in continuo aggiornamento. La più moderna novità per combattere l’alopecia androgenetica, cioè la comune calvizie, arriva dagli Stati Uniti e si chiama “PRP HT“, acronimo di Platelet Rich Plasma Hair Therapy, ovvero terapia con plasma arricchito di piastrine.
Questa metodica è ormai entrata in medicina per curare diverse patologie e viene utilizzata in vari campi come in traumatologia, chirurgia vascolare e maxillo-facciale, in ortopedia, in neurologia, in oculistica, nella medicina e chirurgia estetica e in dermatologia.
“Lo scopo principale – spiega il prof. Leonardo Celleno, dermatologo presso Complesso Integrato Columbus, Università Cattolica di Roma – è quello di stimolare, tramite le piastrine, il rinnovamento di tessuti che, per età o malattie degenerative, si sono danneggiati. Per questo, viene spesso annoverata fra le metodologie della cosiddetta medicina rigenerativa”.
Le piastrine contengono, infatti, numerose sostanze, denominati fattori piastrinici, in grado di provvedere all’emostasi (cioè l’arresto del sanguinamento), ma anche di stimolare la crescita e la differenziazione delle cellule dei tessuti con cui vengono in contatto. Questi fattori sono numerosi e hanno spesso funzioni specifiche. Tra i più noti ci sono il fattore di crescita derivato dalle piastrine (PDGF) e il fattore di trasformazione della crescita (TGFß). Tali sostanze vengono liberate dalle piastrine quando iniettate o applicate e permettono di stimolare la rigenerazione dei tessuti danneggiati come nel caso di lesioni dei tendini o dei muscoli, accelerando sensibilmente la guarigione dei tessuti.
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