Arriva la pelle sintetica

E’ questo l’ultimo brevetto uscito dai laboratori dell’Istituto italiano di tecnologie (Iit) di Genova e che potrebbe presto arrivare sul mercato sotto forma di sensori per atleti, ma con applicazioni vastissime anche nel campo dell’automotive.
“Si tratta di un prodotto nuovo e al momento senza veri concorrenti e, soprattutto, producibile con le stesse tecnologie già ampiamente utilizzate nel settore della microelettronica” spiega Giorgio Metta, detentore del brevetto insieme ai colleghi Giulio Fandini e Marco Maggiali dell’Iit e a Giorgio Cannata dell’Università di Genova.
L’innovazione del brevetto, presentato dal Dipartimento di robotica, scienze cognitive e del cervello dell’Iit di Genova a Sestri Levante, in occasione della RoboCup, uno dei principali appuntamenti mondiali per la ricerca sull’intelligenza artificiale, consiste nel rendere possibile la sensorizzazione di superfici curve grazie a una particolare disposizione dei sensori a reticolo triangolare e a un supporto flessibile in silicone su cui vengono appoggiati.
“I primi prodotti a cui abbiamo pensato sono quelli legati alla robotica, che rimane il nostro campo di attività principale – osserva Metta – ma la tecnologia è interessante per sviluppare sensori per atleti come quelli cardiaci, oppure volanti per auto sensibili, in grado di segnalare al guidatore quando non c’è una presa corretta o sufficientemente forte, come nel caso di un colpo di sonno“.
Le prestazioni della pelle sintetica rimangono però ancora lontane da quella fornitaci dalla natura. “Quella naturale è una vera meraviglia – sottolinea Metta – non solo perché ha una densità dei punti sensibili fino a 100 volte più alta, ma soprattutto perché è in grado di percepire attriti, scivolamento e calore, cosa che nessuna macchina ancora riesce a fare così bene“.
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