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Posted by on Nov 23, 2007 in Curiosità, Dermatologia | 0 comments

L’ipnosi per la cura della pelle

orologio-pendolo-pendolino-ipnosi[1]L’ipnosi può servire a curare le malattie della pelle. Da sola, o insieme con le terapia standard, l’ipnosi si rivela capace di contribuire efficacemente alla riduzione dei e al miglioramento delle diverse dermopatie. Innanzitutto della dermopatia atopica, squilibrio del in senso allergico e che interessa soprattutto i bambini fino a due anni, ma che può interessare anche l’età adulta. Proprio su un gruppo di adulti, refrattari alla terapia standard, è stato condotto uno studio che ha dato i seguenti risultati: dopo un periodo nel quale sono stati impiegata tecniche di rilassamento, induzioni di suggestioni ipnotiche e esercizi di autoipnosi, l’uso di creme al cortisone che è il principale indicatore dell’andamento della malattia, è diminuito del 40% dopo quattro settimane, del 50% dopo otto e del 60% dopo sedici settimane. L’ipnosi funziona bene anche in altre situazioni quali l’, , foruncolosi. Ma perché?

Le nuove conoscenze che stanno emergendo dallo studio del cervello e dall’andamento delle sue relazioni con il sistema immunitario aprono nuove vie di ricerca; dalle neuroscienze emerge la vastità di un mondo emozionale del quale abbiamo scarsa percezione cosciente ma che opera in profondità nell’organizzazione della nostra identità biologica e quindi dell’equilibrio tra salute e malattie. Lo studio della memoria dice che c’è un sistema di memorizzazione che un grande studioso della neurobiologia delle emozioni, l’americano J. Le Doux, definisce “implicito”, che concerne la nostra vita emotiva, che di regola non arriva alla soglia della percezione e che però agisce sul nostro equilibrio vitale, soprattutto condizionando il sistema immunitario, che ormai è dimostrato essere in stretto dialogo con il sistema nervoso.
L’ipnosi, superando la barriera dei sistemi cognitivi razionali, consente una comunicazione diretta con il nostro mondo emotivo, permettendo di incidere su alterazioni emozionali che inducono modificazioni biologiche le quali, infine, concorrono alla comparsa della malattia.

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