Le donne rendono gli uomini più belli
Per le femmine il criterio di scelta per l’accoppiamento non era stabilito infatti dall’aspetto feroce, ma da lineamenti seducenti.
E il maschio si sarebbe adattato a questa nuova logica, preferendo un proficuo accoppiamento a lunghi combattimenti.
I sorprendenti risultati sono stati presentati da Eleanor Weston del Research Institute Senckenberg di Francoforte che ha osservato il mutamento di connotati avvenuto nel tempo in scimpanzé, gorilla e altri primati.
In particolare nel caso degli scimpanzé, si è assistito all’accorciamento dei canini e l’imporsi di una faccia larga con zigomi alti.
Alla faccia del combattimento. I canini prominenti, ideali per i combattimenti coi maschi rivali, e il muso allungato nel corso del tempo sono scomparsi. Questo è il segno evidente per gli esperti che l’accoppiamento e il rendersi più piacenti agli occhi di femmine sempre più esigenti ha superato la volontà di supremazia nel gruppo per il territorio o il comando, nella scala di valori e delle spinte selettive.
Nel caso di babbuini e gorilla questo trasformazione non è avvenuta e i maschi hanno mantenuto intenzioni belligeranti e musi poco piacevoli.
I ricercatori tedeschi e i loro colleghi dell’università di Cambridge (Inghilterra) sono giunti alla conclusione che anche nel caso dell’uomo i nostri progenitori hanno sacrificato le loro velleità da dominatori per carriere più pacifiche da corteggiatori.
Commenti recenti