La calvizie che si cura con le staminali
All’International Congress of Hair Research, svoltosi a Vancouver, sono state spiegate le moderne terapie chirurgiche per la calvizie. Il futuro sembra essere nella moltiplicazione dei follicoli attraverso le cellule staminali, a partire da un piccolo campione di tessuto cutaneo, in modo da ottenere un numero di capelli sufficienti a ricoprire l’area calva.
Si è evidenziato da questi studi che il follicolo pilifero si rigenera periodicamente e durante questo ciclo, le staminali danno origine ad un clone di cellule (in grado di riprodursi solo se isolate e moltiplicate in vitro) che servono a ricreare non solo peli e capelli ma anche a risanare qualsiasi lesione cutanea.
Il trattamento è stato sperimentato su alcuni ratti da laboratorio, ed i risultati sono stati positivi e promettenti anche se sono necessari studi più approfonditi per renderlo perfetto. In ogni caso il metodo più sicuro e riuscito, resta il trapianto.
Una ricerca americana ha dimostrato, ahimè, per ora solo nei topi, che non è necessario procedere con il prelievo del campione, la coltivazione e l’inoculo delle staminali ma è sufficiente applicare su una piccola ferita cutanea nella zona calva, una molecola in grado di attivare il gene WNT che induce la produzione di follicoli ex novo dalle cellule staminali dell’epidermide presenti nella zona di pelle intorno alla ferita.
E si…
e in italia abbiamo votato no per le cellule staminali…ma che skifo di paese…