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Posted by on Feb 12, 2013 in Dermatologia, Tatuaggi | 0 comments

Epatite C: rischio quadruplo dai tatuaggi!

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I sono sempre di moda (anche se le cronache riportano qualche segnale in controtendenza). Ma continuano a rappresentare un potenziale per la . In particolare, potrebbero essere pesantemente collegati all’epatite C, esponendo le persone a un rischio quadruplo di sviluppare la malattia infettiva. È il risultato di un’indagine condotta da Fritz Francois della New York University Langone Medical Center (negli Usa) e pubblicata sulla rivista scientifica “Hepathology“.

L’epatite C è la principale causa di tumore al fegato e porta alla cirrosi e alla necessità di un trapianto di organo. Un tempo le principali fonti di erano le trasfusioni di sangue (prima che si conoscesse il virus) e lo scambio di siringhe tra tossicodipendenti. Adesso si aggiungono anche i tatuaggi alla lista dei possibili colpevoli.

Gli esperti hanno chiesto a quasi 2000 persone di dire se avessero tatuaggi e se avessero qualche infezione. È emerso che il 34% dei soggetti con epatite C (contro il 12% delle persone sane) aveva almeno un tatuaggio. Tra i risultati dell’indagine, inoltre, è scaturito che l’iniezione di sostanze stupefacenti è responsabile del 60% dei nuovi casi di epatite C registrati ogni anno.
Ma nel 20% dei malati”, sottolinea Fritz Francois, “non risultavano né storie di abusi di droghe, né altri tipi di contagio evidenti“. Di qui la rielaborazione dei dati includendo solo le persone con epatite C che non erano mai entrate in contatto con altre vie d’infezione.

Risultato: la differenza tra i soggetti con un tatuaggio malati e quelli sani è cresciuta ancora di più, tanto che secondo i ricercatori farsi un tatuaggio potrebbe quadruplicare il rischio di contrarre l’epatite C.
Come evitarlo? Anche senza demonizzare la mania della “body art”, l’importante è rivolgersi a professionisti che rispettano le norme igieniche quando fanno un tatuaggio.

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