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Posted by on Giu 3, 2016 in Alimentazione | 0 comments

Cosa mangiare in gravidanza

cibo gravidanza

A volte in vengono fuori le nostre fragilità, una delle ansie riguarda la dieta: mangiamo poco o troppo, scorretto o giusto? E poi mangiare per due? Fare una dieta ipocalorica per non ingrassare troppo? Lasciarsi andare alle voglie? La , soprattutto se è la prima, ci fa riflettere su quello che mangiamo. Con tanti dubbi: seguo i della mamma, quelli dell’amica che ha già partorito quattro figli o semplicemente l’istinto? La dottoressa Angela Spadafranca, Biologa e Specialista in Scienza dell’ e Responsabile del progetto NutriMamma presso l’Università degli Studi di Milano, ci aiuta a trovare le risposte giuste:

DEVO MANGIARE PER DUE?
Bisogna mangiare due volte meglio e non per due, come consiglia ancora qualche mamma o nonna. Per lo sviluppo corretto del feto è importante, soprattutto nel primo trimestre di gravidanza, mettere nel piatto cibi ricchi di , di ferro, di calcio e di grassi acidi, come i . Le donne che programmano una gravidanza o che non ne escludono la possibilità, almeno un mese prima del concepimento dovrebbero assumere regolarmente 0,4 mg di acido folico al giorno e continuare per tutto il primo trimestre di gravidanza. L’acido folico è fondamentale per lo sviluppo del condotto neurale, che comincia la sua formazione subito dopo il concepimento e diventa in seguito la colonna vertebrale del bambino.

PRODUCIAMO ACIDO FOLICO?
L’organismo non è in grado di produrre l’acido folico, come d’altronde la maggior parte delle vitamine, è quindi importante mangiare gli alimenti che lo contengono, cioè tanta frutta e verdura. Ma a volte nei primi mesi di gravidanza, la nausea spinge a eliminare proprio questi cibi, e questo fa aumentare il rischio di carenze vitaminiche. Oppure gli impegni di lavoro non permettono una dieta equilibrata. In questi casi, il medico può consigliare l’integrazione di acido folico come supplemento. Numerosi studi hanno dimostrato che la corretta assunzione di acido folico riduce fino al 70% il rischio dei difetti del tubo neurale.

DOVE SI TROVA
L’acido folico è presente nelle verdure a foglia verde, come le bietole, gli spinaci e le erbette, ma anche negli asparagi, cavoli, nei cereali integrali, e in piccole quantità in pesce, uova, fegato, rene, e nel latte ad eccezione di quello di capra. Sono molto importanti per lo sviluppo del feto anche il calcio, che serve a strutturare lo scheletro del feto, il ferro (il fabbisogno raddoppia in gravidanza), sia perché aumenta il volume di sangue in circolo, sia perché il ferro contribuisce allo sviluppo del sistema nervoso fetale. Altri nutrienti indispensabili sono gli acidi grassi (in particolare DHA) che partecipano allo sviluppo delle strutture nervose del feto e a prevenire la depressione post-partum.

E GRAVIDANZA
Durante il primo trimestre non c’è bisogno di aumentare le calorie, a meno che non si inizi la gravidanza sottopeso. Durante il secondo trimestre, le calorie da aggiungere sono al massimo 200 (equivalgono a un pacchetto di craker o una mela) mentre nel terzo trimestre possono essere necessarie 450 calorie in più. Molti medici consigliano una completa astensione da alcol e caffè durante la gravidanza. Ma alcune donne se rinunciano al caffè e a un bicchiere di vino ai pasti diventano isteriche. Se proprio non si riesce a farne a meno, due bicchieri di vino, meglio rosso, e due tazzine di caffè di caffè al giorno, possibilmente decaffeinato, sono meno dannosi di una situazione di tensione. Una dieta equilibrata rende la pelle più bella, migliora alcune funzioni del corpo e aumenta la vitalità. E la gravidanza può essere la motivazione giusta anche per modificare – in meglio – il proprio stile di vita e per imparare a mangiare meglio e più sano.

COS’È IL DHA
L’acido docoesanoico (DHA) appartiene alla classe degli acidi grassi polinsaturi omega 3 ed è di grande interesse durante la gravidanza poiché riveste un ruolo essenziale nello sviluppo del sistema nervoso del bambino. Il DHA è infatti componente fondamentale dei fosfolipidi di membrana nelle cellule nervose e partecipa ai processi di neurogenesi del feto. Per questa ragione il fabbisogno aumenta durante la gravidanza di circa 200 mg (LARN 2014). Salmone, tonno ed in particolare il pesce azzurro (es. acciughe, aringhe, sgombro) ne rappresentano le principali fonti alimentari. L’assunzione di pesce 2/3 volte alla settimana è pertanto auspicabile al fine di favorire la copertura del fabbisogno in DHA.

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