Cavitazione: la liposuzione senza chirurgia…
Uno degli obiettivi più inseguiti dalla ricerca medico-estetica è trovare un modo veramente efficace per ridurre selettivamente le cellule adipose in eccesso nel sottocute senza necessità di sottoporsi a nessun tipo di intervento chirurgico (nessuna anestesia, nessun dolore, nessun edema o cicatrice, nessun tempo di recupero post-trattamento), consentendo di ridurre efficacemente inestetismi e adiposità localizzate senza recare grossi disagi e disturbi al paziente. Ed ecco che fa bella mostra di se la cavitazione.
Essa avviene quando un liquido è sottoposto in maniera adeguata ad ultrasuono (frequenze da 20 KHz a 10 MHz): quando un’onda acustica passa attraverso un liquido, genera onde di espansione (pressione negativa) e onde di compressione (pressione positiva).
Se l’intensità dell’ultrasuono è abbastanza alta, può causare la formazione, la crescita, ed una rapida decompressione delle bolle di vapore nel liquido: la cavitazione (ossia formazione di cavità gassose all’interno del liquido) è quindi un fenomeno consistente nella formazione di zone di vapore all’interno di un liquido, che poi collassano e implodono.
Gli effetti prodotti dalla cavitazione sono molteplici e tutti finalizzati al miglioramento estetico e funzionale della silhouette del paziente.
Innanzitutto vi è fin da subito una evidente azione lipoclasica (disgregazione del tessuto adiposo) e un progressivo rimodellamento del profilo corporeo oltre alla riduzione della consistenza del grasso stesso.
A tutto ciò si aggiungono una considerevole modificazione dell’aspetto a buccia d’arancia, con l’eliminazione dei classici fibro-noduli della cellulite, una migliore ossigenazione e rivascolarizzazione del sottocute con una conseguente riattivazione della circolazione periferica distrettuale e di drenaggio dei liquidi di ristagno. E, non ultimo, un miglioramento del tono e dell’elasticità del tessuto cutaneo.
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