Allergie: il nemico nascosto è in casa.
Un solo grammo di polvere contiene fino a 10.000 allergeni provenienti dagli acari. La polvere, dunque, è uno dei principali veicoli di allergeni che si annidano nelle nostre case: sotto il letto, negli angoli del pavimento o su mobili e soprammobili. Questi allergeni, insieme a quelli prodotti dagli insetti, dagli animali domestici e ai pollini che entrano dalle finestre, sono i principali responsabili di riniti, rinocongiuntiviti e reazioni cutanee come orticarie e dermatiti. Un fenomeno in crescita. “Ora un terzo degli europei soffre di almeno una condizione allergica e si stima che entro il 2020 una persona su due soffrirà di questi disturbi”, dichiara Giorgio Walter Canonica, direttore della Clinica di Malattie dell’Apparato Respiratorio e Allergologia al San Martino di Genova.
D’inverno poi i problemi peggiorano visto che il ricambio d’aria si riduce e si accende il riscaldamento, mentre nebbie e piogge fanno aumentare i tassi di umidità dell’aria. Tutte queste condizioni favoriscono le concentrazioni di allergeni indoor che vanno ad accumularsi alla polvere. I principali allergeni sono gli acari (responsabili di circa il 20% di tutte le allergie respiratorie) che si annidano praticamente ovunque. “Quelli più diffusi sono i Dermatophagoides farinae e il pteronyssinus che si nutrono di pelle, residui di cibo o muffe presenti nella polvere domestica.
Tendono ad annidarsi in armadi, mobili, letti, tappeti e vestiario dove trovano fonte di nutrimento e le condizioni ambientali idonee alla loro esistenza”, spiega Domenico Schiavino, direttore della Scuola di specializzazione dell’Istituto di allergologia del Policlinico Gemelli di Roma. Sono presenti tutto l’anno, peggiorano d’inverno. Gli allergeni degli acari sono tra i principali responsabili di reazioni allergiche delle vie respiratorie e della pelle. Causano ostruzione nasale o naso che cola e starnuti, solleticano i bronchi degli asmatici e favoriscono la dermatite allergica. Possono provocare allergie anche gli animali domestici a pelo, soprattutto gatti e cani, ma anche conigli e criceti. “Un ruolo di primo piano è svolto dall’allergene più potente del gatto, denominato Fel d1. Localizzato soprattutto sul pelo e in misura minore nella saliva, questo allergene si diffonde in maniera eccezionale con l’aria grazie alle dimensioni molto piccole delle sue particelle”, chiarisce Canonica.
Proprio per questo, penetra a fondo nelle vie respiratorie e provoca più frequentemente asma bronchiale, rinocongiuntivite o patologie della cute. Ma l’aumento dei casi di allergie indoor è dovuto anche all’uso, talvolta eccessivo, dei prodotti di pulizia della casa. Il problema interessa un terzo degli italiani, soprattutto donne, e i più a rischio sono i soggetti con una predisposizione allergica e gli asmatici. Lo conferma anche uno studio svedese, pubblicato sulla rivista PlosOne, che ha esaminato 198 bambini con asma e allergie e 202 soggetti sani e ha confrontato i risultati delle analisi dell’aria delle loro camere da letto per monitorare diversi composti chimici.
Dalla ricerca è emerso che la presenza di composti come gli eteri del glicole propilenico (Pge), presenti per lo più nelle vernici e nei prodotti per le pulizie, aumenta il rischio di maturare asma e allergie. Ma quali sono le sostanze più aggressive e irritanti? “I componenti usati per profumare i detersivi, ad esempio, possono provocare problemi di broncocostrizione a soggetti asmatici; le molecole contenute nella candeggina possono provocare qualche difficoltà di respirazione; i metalli nobili contenuti in alcuni prodotti in polvere possono rappresentare un problema soprattutto per chi soffre già di un’allergia a nickel, cobalto e cromo”, segnala Schiavino.
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